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In un interessante articolo del giornale "Il Popolo Toscano" vengono forniti diversi dati sull'edificio: "S.
[...]
Lorenzo a Vaccoli, paese di appena tremilacinquecento abitanti sparsi in tre agglomerati, ha saputo compiere un'opera che veramente si distingue per la sua imponenza e per la sua bellezza, se si tiene conto dello scarso numero degli abitanti e della vastità dei suoi confini che non consentono troppo facilmente di poter accentrare i domiciliati nelle frazioni in un punto determinato [...]. Perchè su ogni altro argomento campeggia la bella mole di questo edificio, che mantiene una linea severamente classica, nel quale l'ing. Pergola per le piante e l'Architetto Baccelli per la facciata, hanno saputo compensare la necessità di dare agli ambienti una ubicazione che rispondesse alle necessità degli uffici, e alla facciata un aspetto architettonico che si imponesse [...]. Il Camerata Girolami Benesti, al quale si deve se questa iniziativa nel 1929 è stata portata a compimento malgrado le assidue cure che deve avere richiesto e gli ostacoli che la necessità deve avere frapposto continuamente alla sua realizzazione, può esser lieto di avere a S. Lorenzo a Vaccoli una Casa del Fascio fra le più belle della Provincia [...]. Come l'esterno, anche l'interno fa vedere con quale slancio la popolazione abbia risposto all'appello del camerata Benesti. Due grandi lapidi, appena varcato il portico sostenuto da sei colonne che rappresentano Fasci littori giganteschi, recano inciso il Bollettino della Vittoria e il proclama dei Quadrumviri per la Marcia su Roma. In questo piano terreno si trovano gli Uffici del Fascio Giovanile, dell'Opera Nazionale Balilla, e il grande salone delle adunanze [...]. Sul grande banco della presidenza, a lettere metalliche sono poste due iscrizioni: "Meglio vivere un giorno da leone che cento anni da pecora"; "Chi non sa morire per la sua fede non è degno di professarla". Intorno, una vasta decorazione che come tutte le altre è dovuta al noto Decoratore Virgilio Scuffi - il quale ha offerto gratuitamente l'opera sua - svolge un ampio e riuscito motivo che alle quattro pareti viene sintetizzato in diversi pannelli. In essi è rappresentata, volta a volta, la Marcia su Roma, l'Aviazione, la Marina, la gloria vittoriosa del Fascismo [...]. Al primo piano invece, hanno trovato posto la Segreteria politica, quella amministrativa, il Fascio Femminile, il Sindacato dell'Agricoltura, la Sezione Combattenti, la Società paesana di Mutuo Soccorso. Al piano superiore è stata sistemata l'abitazione del custode. Ciascuna sala ha una sua decorazione appropriata [...]. Ed eccoci alla grande particolarità che distingue questa Casa da tutte le altre che abbiamo visitate: Essa è nata con materiale del posto, con mano d'opera locale, con offerte della popolazione. Così che dalla calce che ha servito per la muratura alla pietra che è stata tolta da una cava vicina, al terreno, donato con gesto munificiente dal Sig. Picchi Michele, al mobilio costruito da falegnami del posto [...]". Cfr.: "Il Popolo Toscano", Anno XII, n. 135 di domenica 7 giugno 1931, p. 49 r.
